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Concept theatre
Durata: 55 minuti
Ideazione e regia: Marisa Ragazzo
Coreografie: Marisa Ragazzo e Omid Ighani
Interpreti: Omid Ighani, Samar Khorwash, Serena Stefani, Claudia Taloni, Tiziano Vecchi
Editing musicale: Omid Ighani, Marisa Ragazzo, Samar Khorwash
Abiti di scena: Giorgia Corbi, Edyta Beata Martonik
Allestimento: Roberto Rini
Scene: Mattia Dalla Zanna
Organizzazione: Alessandra Pagni
Con il sostegno di Compagnia Naturalis Labor.
Coproduzione Festival Danza Estate 2015.
Con il sostegno di Permutazioni 2014, Zerogrammi, Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Balletto dell’Esperia, Università degli Studi di Torino.
In collaborazione con Teatro San Domenico di Crema.
Sakura Blues è il terzo ed ultimo spettacolo di una trilogia che nasce come tributo innamorato alla cultura giapponese. Un innamoramento artistico dell’incantato mondo del cinema e dell’animazione che con Kurosawa e Miyazaki entrano negli occhi e nei sensi di chi li guarda. Della letteratura contemporanea che Murakami, visionario e poetico, porge come un viaggio. Delle grandi contraddizioni, quietamente conviventi, dei mood metropolitani di estrema avanguardia e delle tradizioni, minimali e stupefacenti.
Con un linguaggio artistico innovativo e singolare, pensato e vissuto come un anime, la nuova produzione dei DaCru è un viaggio innamorato, dolente, ironico e liquido nell’anima segreta delle donne, profumate e lievi come fiocchi di neve.
…Una lettera…
Il primo giugno del 1976, pioveva.
Sakura Blues scrive una lettera a se stessa, il diario di un giorno, l’anticipo predittivo di una vita che diventerà un ricordo. Una nostalgia.
Su una scena candida, tinta del giallo di giugno, si alternano ricordi e pensieri, progetti e desideri di una donna bambina e le nuvole che li accompagnano, la struggente dolenza delle cose perse e dimenticate. Sakura Blues è una donna che chiama se stessa con il nome della nostalgia, che chiude tutto in una scatola faticosamente stipata in fondo al cuore.
La lettera, scritta nel pomeriggio piovoso del giugno ’76, fugge da un cassetto direttamente nelle mani di Sakura che passati trent’anni, scopre il motivo della malinconia che l’accompagna da sempre, ricorda i colori e gli odori di quello che è stato e, chiudendo gli occhi, s’accorge che nulla è stato perso… né dimenticato.
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Concept theatre
Duration: 55 minutes
Concept and Direction: Marisa Ragazzo
Choreographers: Marisa Ragazzo e Omid Ighani
Interpreters: Omid Ighani, Samar Khorwash, Paolo Ricotta, Serena Stefani, Claudia Taloni, Tiziano Vecchi
Lights: Gianluca Cappelletti
Musical editing: Omid Ighani, Marisa Ragazzo, Samar Khorwash
Costumes: Giorgia Corbi, Edyta Beata Martonik
Scenes: Roberto Rini, Mattia Dalla Zanna
Organization: Alessandra Pagni
With the support of Naturalis Labor Company.
Coproduction Festival Danza Estate 2015.
With the support of Permutazioni 2014, Zerogrammi, Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Balletto dell’Esperia, Università degli Studi di Torino.
In collaboration with Teatro San Domenico di Crema.
Sakura Blues is the third and last show of a trilogy, born as an affectionate tribute to Japanese culture. An artistic being in love with the enchanted world of cinema and animation which, through Kurosawa and Miyazaki, enters the eyes and the senses of those who watch; with contemporary literature that Murakami, visionary and poetic, hands out as a journey; with the great, quietly coexisting contradictions of the avant-garde metropolitan moods and the minimalist, astonishing traditions.
With an innovative artistic language, thought and experienced as an anime, the new production by Da Cru is an affectionate, painful, ironic wander taken in the most secret soul of women, who are perfumed and soft just as snowflakes.
…A letter…
It was raining on the first of June 1976.
Sakura Blues writes a letter to herself, the diary of a single day, the prediction of a life which will become a memory. A nostalgia.
On a white scene, coloured with the June’s yellow, memories and thoughts alternate; projects and wishes of a child woman, while clouds walk with the struggling pain of lost and forgotten things. Sakura Blues is a woman who calls herself by the name of missing, that closes everything in a box, barely hidden into the very bottom of the heart.
The letter, written in the rainy afternoon of June ’76, escapes from a closet directly to the hands of Sakura who, after thirty years, discovers the reason beyond the melancholy that always accompanied her, recalls colours and smells of what has been and, while closing her eyes, realizes nothing is lost… nor forgotten.
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